I radioamatori sono le moderne Radio “Libere”: Il caso Chernobyl

I radioamatori sono le moderne Radio “Libere”: Il caso Chernobyl
La metà degli anni 70 è da ricordare per la caduta del monopolio di stato delle trasmissioni radiofoniche, nascono così le radio libere.
 
Lo scenario attuale della divulgazione delle informazioni è molto cambiato: carta stampata, TV e Radio in Europa fanno parte di grandi network che impongono linee commerciali ed ideologiche dettate da sponsor e dinamiche politiche,
pertanto difficilmente possiamo definire la divulgazione da esse operate completamente Libere, per non parlare di quanto accade in paesi dove ci sono regimi guidati da dittatori.
 
Oggi si possono utilizzare anche i social come mezzo di informazione. Gli utilizzatori meno critici ritengono che l’informazione presenti sui social, essendo operata da un singolo soggetto o un gruppo ristretto di persone, siano meno influenzate da sponsorizzazioni e manipolazioni e quindi siano fonte di informazione neutrale. Questo non è vero, infatti dietro una notizia apparentemente sincera può nascondersi una “bufala o news acchiappa click”, i cui numerosi click implicheranno solo il profitto di chi sponsorizza la notizia a scapito della informazione vera. 
Le notizie sui social rappresentano un mondo complesso, bisogna filtrare molta informazione ed avere uno spiccato senso critico per giungere alla reale notizia; questo a causa delle numerose informazioni a disposizione, come sosteneva che Umberto Eco in un era ante-social:troppa informazione, nessuna informazione.
 
I radioamatori sono una piccola comunità ed in alcuni casi possono essere veramente dei portatori di informazione sana, in quanto il mezzo utilizzato difficilmente può essere controllato, manipolato ed utilizzato a scopo di lucro.
 
Il 26 aprile del 1986 alle ore 1.23 circa nella remota località di Chernobyl della Unione sovietica (nell’attuale Ucraina) si è consumato il più grande disastro Nucleare della storia, ma fino al 30 aprile il governo russo tentò di nascondere e di minimizzare l’accaduto. 
Solo quando i rilevatori di radioattività dei Paesi confinanti cominciarono a segnalare dosi troppo elevate di radionuclidi, la catastrofe venne a galla e Mosca non poté più negare, ma ancora non era nota la dimensione e la gravità dell’accaduto.
 
Inviati della stampa effettuarono quindi diverse interviste per le vie di Mosca, alcuni non erano neppure al corrente dell’incidente; altri si dichiaravano preoccupati ma sicuri che il governo avrebbe fatto tutto il necessario e che tutto si sarebbe aggiustato, Ma c’era anche chi lanciava messaggi tragici via radio, questo fu captato da un radioamatore olandese il 29 aprile tra le 23 e le 23.10:
 
“Morti a centinaia. . . abbiamo udito delle grosse esplosioni. . . non potete immaginare ciò che sta succedendo qui con tutti questi morti e il fuoco. . . Sono a 30 km dal luogo e non so cosa fare. . . i morti e i feriti sono diverse centinaia ma la cifra potrebbe aumentare. Migliaia e migliaia di persone si sono messe in marcia insieme ai loro figli e al bestiame per raggiungere le zone a sud di Chernobyl. Ho appreso che molti morti non sono stati raccolti a causa delle radiazioni che gravano nell’area. Non so se i nostri governanti sanno cosa fare: è un vero disastro. . . per favore chiedete al mondo di aiutarci. Sto cercando di procacciarmi scorte incontaminate di viveri e acqua perché ho paura che presto vengano a mancare.” (Fonte Cerro Chernobyl )
Bellissimo documentario proposto da History Channel relativamente al disastro di Chernobyl relativamente al disastro di Chernobyl la registazione della conversazione intorno minuto 12.26
 

Curiosità
Verifica QUI i livelli di radiazione misurati e messi a disposizione da appassionati

 
 IZ0YAY Op.Luigi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.